Siamo convinti che il lavoro deve garantire dignità, sicurezza, equità di trattamento anche nella dimensione del genere e intergenerazionale. Donne e giovani devono poter accedere al mondo del lavoro con pari opportunità e adeguati profili retributivi. Non è più sufficiente lavorare per dare occupazione a tutti: serve una “occupazione di qualità”, secondo i migliori standard europei. L’amministrazione comunale dovrà garantire pieno impegno a sostegno delle famiglie, dei lavoratori, delle micro imprese, degli artigiani, delle aziende duramente colpite dalla crisi economica e dagli effetti del Covid-19, facendosi promotrice di azioni nei confronti di tutte le realtà interessate, pubbliche e private. Dovrà costruire alleanze e organizzare tavoli di confronto e di condivisione dei problemi e delle strategie tra i diversi attori delle categorie economiche produttive, commerciali, turistiche, culturali e dei rappresentanti dei lavoratori, al fine di monitorare costantemente l’evolversi della situazione. Si intende inoltre proseguire la pianificazione del Progetto dell’Agorà dei Mestieri, a suo tempo già condiviso con l’Università e la Provincia.
4.2 Il commercio
Questo comparto si sta trasformando molto velocemente, non solo per la concorrenza delle grosse aziende che utilizzano internet, ma anche per il forte cambiamento che ha coinvolto i clienti.
Si dovranno ripesare in modo creativo le politiche di ripopolazione imprenditoriale del centro città prestando attenzione alle attività situate in periferia. Nelle “botteghe” non ci potrà essere solo commercio ma si dovranno incentivare attività del terziario avanzato, di artigianato compatibile con i luoghi. Si possono prevedere spazi a titolo gratuito o agevolazioni per l’uso “alternativo” degli spazi commerciali del centro.
4.3 Cultura, scuola, formazione
Rovereto è una Città dalla forte caratterizzazione culturale. Conosciuta per il MART, è in realtà una città polimuseale laddove il concetto esprime tutti gli aspetti della cultura sia essa espressiva che scientifica e storica. Ma Rovereto è anche la città con il più alto numero di associazioni in Trentino; siano esse prettamente legate alla sfera culturale che di ambiti sportivi e ricreativi. È un tessuto ricco e fondamentale che va a costituire una rete di sviluppo educativo e sociale oltre che economico nella città ed in tutto il territorio provinciale. L’azione della amministrazione comunale sarà principalmente quella di facilitare la collaborazione e messa in rete delle realtà culturali, e facilitare e sostenere tutte le iniziative, gli eventi, gli spettacoli e la fruizione degli stessi da parte della cittadinanza e dei turisti, offrendo strumenti per poter svolgere queste attività tutto l’anno perché Rovereto per noi è anche la città dei festival. Nella città sono presenti numerosi enti, istituzioni, associazioni culturali di eccellenza nei diversi ambiti dei saperi e delle discipline. L’amministrazione comunale avrà il compito di sostenerli e di valorizzarli favorendo, accompagnando, consolidando le reti di collaborazione tra loro già in atto e promuovendo ulteriori sinergie con altri settori della vita sociale ed economica della città.
Non dimentichiamo ad esempio che l’ingente investimento messo in campo a suo tempo per il MART ha voluto rispondere alla crisi dell’industria, che fino a un paio di decenni fa costituiva la risorsa principale di Rovereto, primo polo industriale del Trentino. Oggi va ribadito e rafforzato questo elemento di attrattività. Nello specifico del MART, va potenziato sempre di più un collegamento con il territorio roveretano nella concretizzazione della sua mission, che deve avere ricadute virtuose nella città e nel territorio. Vanno ricercate e condivise modalità di un rapporto più stretto e di sinergia con gli altri settori della vita della comunità. Anche gli Istituti scolastici e formativi di ogni ordine e grado, a partire dai nidi, presenti a Rovereto sono di tutto rilievo e riconosciuti tra i migliori dell’intero sistema scolastico e formativo provinciale. E’ opportuno promuovere un patto educativo di comunità che garantisca un dialogo tra scuola e territorio. Patto i cui contraenti saranno l’Amministrazione comunale, quella della Comunità della Vallagarina, le istituzioni culturali, il terzo settore, i diversi settori economici, il civismo attivo. A tal fine si può pensare di promuovere lo sviluppo di un progetto di “Formazione permanente per la cura dei beni comuni” che coinvolga le scuole e la cittadinanza. E’ necessario valorizzare e implementare la presenza dell’Università e degli Istituti di ricerca, e promuovere il loro rapporto con il territorio: iniziative divulgative, progettazione di nuovi percorsi di alta formazione in un’ottica di filiera e di sistema.
4.4 Sport e turismo
Rappresentano settori altrettanto determinanti anche sotto il profilo economico.
Per quanto riguarda lo sport, si proseguirà nella progettazione e realizzazione della nuova tribuna est dello stadio, nella ulteriore valorizzazione degli altri impianti sportivi comunali dello stadio e nei progetti di sostegno al ricco e variegato mondo delle società sportive.
Parlare di turismo a Rovereto ed in Vallagarina, significa uscire da un ristretto ambito di turismo leisure (puro svago) e aprirsi a nuove forme di attrattività per la città. Per vocazione la città è città aperta al turismo culturale tradizionale (grazie a musei, eventi artistici, enogastronomia locale) ma anche a tipologie di offerta legate alla vocazione didattica e commerciale della città; pensiamo agli studenti e docenti universitari, partecipanti a convegni specializzati e aziende nuove che si insediano in ambiti quali Meccatronica, Manifattura e Trentino Sviluppo.
Una città come Rovereto deve avere una strategia ad ampio raggio, orientata all’attrattività di soggetti che vanno oltre la logica del turismo “mordi e fuggi”. Questo genere di frequentazione, infatti, spesso delude le aspettative del sistema commerciale cittadino. Rovereto dovrà quindi sempre più puntare su forme di turismo meno legate a numeri –– poco impattanti economicamente –– e privilegiare visitatori individuali culturalmente preparati a destinazioni di nicchia. Per promuovere un turismo che integri cultura, territorio, sport, l’APT deve operare in stretta collaborazione con le omologhe sedi di Trento o dell’Alto Garda per organizzare pacchetti che fondano turismo didattico, fruizione dei musei e prodotto enogastronomico dei territori circostanti; una strategia che ben si coniugherebbe con la crescente offerta di nuovi alloggi B&B che sta connotando la città, piuttosto che sulla ricettività alberghiera.
Sono molte le opportunità che la cultura roveretana ha saputo creare e proporre negli anni: le scuole, i musei, le associazioni, le fondazioni di alti studi etc. Fra questi istituti, quelli apparentemente più prolifici sono i musei, per i quali serve tuttavia superare il concetto tradizionale di “luogo della conservazione” e della esposizione didattica fine a sé stessa. Le istituzioni museali devono necessariamente aprirsi alla società sull’esempio del Museo Civico col Museo della Città, diventando laboratori di idee e sperimentazione aperti alla comunità. Per questo serve che i musei abbiano le porte aperte per i cittadini della Vallagarina, e siano per gli stessi luogo di apprendimento, crescita, creatività e confronto.
I Musei roveretani che più sono legati al territorio, per storia, vocazione o perché rappresentano una memoria che coinvolge l’intero territorio, sono il Museo Civico ed il Museo della Guerra. Il primo ha inaugurato una nuova sede presso il Palazzo Sichardt, inaugurando il “Museo della Città” che rappresenta la vetrina sia del capillare lavoro a livello scientifico e culturale storicamente svolto dall’Istituzione Museo Civico, sia un vero e proprio spaccato della ricchissima varietà della proposta culturale che Rovereto può vantare. Un percorso dal quale partono richiami territoriali che spaziano dai luoghi rosminiani alle orme dei dinosauri, da Zandonai agli archeologi, da Depero ai percorsi cittadini dell’architettura storica: una funzione con forte valenza turistica in via di strutturazione che richiede la collaborazione di APT, oltre che di tutte le altre istituzioni culturali.
Il Comune di Rovereto, socio del Museo della Guerra, sta mettendo a disposizione un nuovo spazio espositivo in piazza Podestà (ex Caserma D. Chiesa) che permetterà di avere una ulteriore vetrina sulla via storica oggi la più attrattiva per i turisti, ed allo stesso tempo incentivare la apertura di conoscenza del territorio che il Museo promuove, attraverso la manutenzione e le visite alle trincee ed i forti della Vallagarina.
I forti e la Campana dei caduti, sono luoghi simbolo della memoria ma soprattutto possono tramutarsi in luoghi della riflessione, di stimolo per una visione del futuro in cui l’uomo può affrancarsi. Il loro ruolo è quindi duplice –– rappresentando da un lato memoria e conservazione, e dall’altro una proiezione rivolta al futuro –– ma questa funzione va comunque intesa a generare una cultura che annulli le contrapposizioni ideologiche ed i confini statali per condurre l’animo umano verso la pace.
In ambito turistico saranno messe in campo azioni legate alla ulteriore definizione della rete ciclabile turistica (con accesso alle Valli del Leno e collegamento della ciclabile dell’Adige alla città); alla riqualificazione del parco dei Lavini sviluppando tutte le sue potenzialità sia dal punto di vista ambientalistico, sportivo, culturale e scientifico, come peraltro previsto dal Progetto sovracomunale già individuato durante questa consiliatura e finanziato da parte dalla Comunità di valle con il Fondo strategico. L’attrattività di un territorio passa infine anche per gli eventi: in questo senso occorrerà individuare un brand per gli eventi di maggiore richiamo; potenziare gli eventi sui 2/3 giorni; individuare un’area adatta per manifestazioni all’aperto e concerti; avviare progetti per ritiri, stage e campus sportivi nazionali ed internazionali.
4.5. Manifattura e Meccatronica
Rappresentano poli di assoluta “eccellenza” non solo di Rovereto, ma di tutto il Trentino, con una forte vocazione internazionale.
Sono occasioni irrinunciabili per il rilancio economico, imprenditoriale e del lavoro dell’intera provincia.
Nel contesto degli spazi tecnologico-produttivi, tra cui si ricomprende anche l’areale Ariston, potrà essere incentivato l’insediamento di attività a forte caratterizzazione formativa a livello universitario, tecnologico e innovativo, valorizzando la stretta interconnessione fra scuola, alta formazione e università, innovazione e impresa.